CAMPING GOLDEN GARDEN
Immersi nella storia
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Il ponte
Borbonico "Real Ferdinando" |
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Minturno - Il Ponte borbonico |
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Nel 1828 Francesco I di Borbone incaricò l'ingegnere di stato Luigi Giura di progettare un ponte per l’attraversamento del Garigliano.
Il Giura riprese un progetto di Carminantonio Lippi la cui prima stesura risaliva al 1817 e che era stato precedentemente bocciato
e deriso dagli ingegneri del Corpo
Borbonico di Ponti e Strade, lo rianalizzò facendo riferimento al ‘Ponts des Invalides’ di Parigi e ne apportò numerose variazioni.
Il 14 aprile 1828 presentò il suo progetto che, approvato dalla Direzione Nazionale delle
Strade e dei Ponti, ottenne il placet entusiastico del re, che ne comandò l'avvio immediato delle gare di appalto,
a condizione che venissero utilizzati esclusivamente ditte e materiali del Regno delle Due Sicilie.
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Minturno - Il ponte borbonico |
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Il progetto, assolutamente all’avanguardia per quei tempi, prevedeva la realizzazione del primo ponte sospeso a catenaria di ferro,
realizzato in Italia e il secondo in Europa (il primo era stato costruito 4 anni prima in Gran Bretagna.
I lavori iniziarono il 20 maggio 1828, mentre i componenti costruttivi metallici venivano prodotti nelle ferriere calabresi di Cardinale,
di proprietà di Carlo Filangieri principe di Satriano con una spesa di 75 000 ducati.
Si conclusero il 4 maggio del 1832, sotto il regno di Ferdinando II, succeduto al padre nel 1830.
I giornali Inglesi che nel frattempo avevano dovuto registrare una serie di problemi con i loro ponti, accusarono gli ingegneri napoletani di aver realizzato
l’opera solo per la loro voglia di primeggiare, mentre in realtà erano degli sprovveduti. Affermarono quindi che il ponte era stato costruito ma non collaudato
nel timore di un suo sicuro crollo.
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Minturno - Il ponte borbonico |
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Allo scopo di mettere fine a tali dicerie, il 10 maggio 1832 re Ferdinando II si presentò davanti alle torri di sostegno del ponte alla testa
di due squadroni di lancieri a cavallo e 16 carri pesanti di artiglieria, colmi di materiali e munizioni; le due rive del Garigliano erano stracolme di
ambasciatori, militari, personalità politiche e religiose, nonché una folla proveniente dai centri vicini.
Il sovrano si piazzò al centro del ponte con la sciabola alzata e, con voce ferma, comandò agli uomini di passare il ponte più volte in ambo le direzioni,
prima al trotto, poi al galoppo e, infine, alla carica. Al termine passarono i carri e le truppe.
Terminato il collaudo si passò alla benedizione da parte vescovo di Gaeta seguito dal popolo in processione, quindi iniziarono i festeggiamenti.
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Minturno - Una delle sfingi |
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Ciò che gli inglesi non sapevano era che il Giura aveva studiato accuratamente il materiale da utilizzare e per aumentare la resistenza del ferro dolce
fece produrre dalle fonderie una lega al nichel. Le travi così composte furono irrigidite meccanicamente con trafilamento a mezzo di una apposita
macchina "astatesa" progettata da lui stesso.
Il doppio trattamento, chimico e meccanico, conferì al materiale caratteristiche tecniche impensabili per quei tempi, ed anche una notevolissima
resistenza alla corrosione ed all'invecchiamento.
Il ponte, orgoglio delle Due Sicilie, resistette fino al 1943 quando i tedeschi, dopo averci fatto transitare il 60% della propria armata in ritirata
compresi carri e panzer, ne minarono la campata e lo fecero saltare. Tuttavia i piloni e le relative basi non subirono danni irreparabili.
Il ponte è stato restaurato con un progetto finanziato dalla Comunità europea. Il restauro è terminato nel 1998, ma il ponte è stato riaperto alle visite solo nel 2008.
Il Ponte Borbonico è a
meno di un chilometro dal Camping Golden Garden, raggiungibile anche
attraverso una semplice passeggiata sul lungofiume. |
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