La chiesa di S. Pietro Apostolo è situata al centro di Minturno e fu edificata nell’ XI secolo espandendo una precedente struttura,
probabilmente del IV-V secolo d.C.
L’esterno è caratterizzato da un nartece con arcate a sesto acuto disuguali, sovrastato da un campanile a tre piani con finestre a bifore romaniche.
Si accede alla chiesa attraverso una scenografica scalinata che alcuni storici vogliono fosse realizzata con i marmi dei sedili del teatro romano.
L’interno è a croce latina a tre navate suddivise da colonne e capitelli diseguali provenienti dall’antica città di Minturnae.
Gli elementi romani si fondono con altri medioevali, rinascimentali e barocchi attraverso un insieme di materiale eterogeneo che crea un colpo d’occhio mozzafiato.
Nella navata centrale, al soffitto ligneo a cassettoni dorati del 1851 si oppone il candelabro del cero pasquale (opera di Peregrino da Sessa del 1264)
e il pergamo, entrambi in stile cosmatesco. Quest’ultimo è poggiato su sei colonne e presenta balaustre in pietra finemente scolpita,
che raffigurano Giona e il pistrice.
Nella navata destra si apre la Cappella del Sacramento, che con i suoi marmi policromi e strucchi dorati costituisce un gioiello dell’arte barocca.
All’interno troviamo una rappresentazione su tela dell’Ultima Cena realizzata da Andrea Sabatini da Salerno (Salerno, 1480 – Gaeta, 1530).
Sia l'intera cappella che l'opera pittorica sono state accuratamente restaurate nel 1927, ma gli affreschi raffiguranti la Madonna della Neve (V secolo)
e la Madonna delle Grazie (XII secolo) sono stati scoperti nel restauro del 1957, dietro l'altare maggiore.
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